Tutti gli uomini liberi sono fratelli
Giampiero Pizzol
Laura Aguzzoni, Bernardino Bonzani, Monica Morini
Teatro dell’Orsa e Compagnia Bella
Antonella Talamonti
Chi era Garibaldi? L’eroe inquieto, l’invincibile, l’animo libero, il solitario, l’amante, il marinaio, l’esploratore, il generale?
Racconti epici da cantastorie. Le imprese dell’eroe dei due mondi a disegnare la geografia di un Paese ancora da fare, un’utopia e un viaggio nella storia raccontata impastando gli ingredienti di un’Italia nascosta, quella nel cuore delle donne che non solo attendono ma preparano, sostengono, accudiscono, scrivono.
Anita e le altre. In scena Garibaldi e i suoi Mille chiusi nel palmo di una mano. La musica dei canti popolari del Risorgimento cuce le storie, evoca sconfitte e vittorie, alza il cuore fino alle labbra, in un teatro microcosmo del sentire nuovo, di una nuova nazione.
Lo spettacolo è scandito dall’assaggio di pane e cacio, pane e salame, caffè e liquore perché Garibaldi era uno che preferiva alle tavole dei signori, il pane condito di sudore dei suoi pastori a Caprera, o dei suoi impavidi garibaldini che infilzavano sulla baionetta una pagnotta per ogni
giorno di cammino.
Un’Italia varia e contraddittoria, di molte voci e domande ancora sospese, dal Piemonte alla Sicilia. Una geografia apparentemente ridente fatta di Alpi come panettoni e pandori, colline di amaretti, mura invincibili di torrone, strade di cantuccini, ponti di panforte, eserciti di cannoli e babà.
Uno spettacolo divertente e avvincente per raccontare la storia anche ai ragazzi.
Si presta a esser rappresentato anche in spazi non teatrali di diverse dimensioni ed è adattabile a diverse esigenze.