La più antica fiaba del mondo in una fantastica giostra di canzoni.
Giampiero Pizzol
Laura Aguzzoni, Giampiero Bartolini, Maria Mengozzi, Giampiero Pizzol
Carlo Pastori
Manuela Camprini
a cura della compagnia
60 minuti
4 – 10 anni
Ecco una fiaba tutta di musica e comicità, di paura e di coraggio, una storia antica come il mondo e in cui ci si diverte un mondo! Una storia che mette insieme quattro attori e con loro un intero teatro di nonni e bambini, lupi e cacciatori, case e boschi, giorno e notte.
Cappuccetto Rosso è una tra le più conosciute e antiche fiabe. Quando una storia ha una così universale diffusione vuol dire che affonda le sue radici in profondità e in qualche modo vela e svela un mistero. Le fiabe, come ben sanno i grandi letterati da Dante a Shakespeare nascondono nella loro semplicità infantile una verità che è bene tramandare attraverso l’immaginazione e la fantasia. Non si tratta solo di una morale, ma di un tesoro da scoprire e custodire nel tempo.
Per scoprirlo non occorre troppo ragionamento, ma piuttosto l’osservazione della realtà, un pizzico di immaginazione e gli occhi curiosi dei bambini. Qual’è dunque il tesoro nascosto nella vicenda di Cappuccetto?
In realtà si tratta di una delle scoperte più evidenti ma anche più essenziali per la vita dell’ uomo sulla terra: Cappuccetto è rosso come il Sole che entra ogni Notte nella pancia buia del Lupo per uscire fuori al mattino in tutto il suo splendore. Ecco dunque la parabola della Luce e la legge della speranza che dà ritmo alla vita. Il ritmo è proprio la caratteristica di questa breve, ma affascinante fiaba che ci consente di superare la paura e non disperare nemmeno quando sembra che tutto sia finito tra i denti del Lupo.
A raccontare di nuovo questa storia celeste è una banda musicale di angioletti che trasforma i fatti in favole, i casi in occasioni e la vita umana in un mobile e ridente spettacolo e alla fine tira le fila della storia non più in terra, ma in alto dove il cielo stesso ci rappresenta ogni giorno questa vicenda breve e affascinante come la vita.
La storia si snoda nel suo incedere tradizionale in una giostra di figure e in un carosello di canzoni, tra un Cacciatore spaccone e burlesco, un Lupo trasformista e buongustaio ma ahimè, troppo ingordo, una Mamma sempre indaffarata con caffè e ciambelle, una vecchissima e divertente Nonnina e una Bambina sveglia e birichina. Ma attraverso questo gioco teatrale e clownesco di avventure, di fame e fantasia, la fiaba scorre verso il suo senso profondo: l’uscita dal Buio della notte simboleggiato dalla bocca del lupo verso il regno della Luce di cui il rosso cappuccio è segno e guida come il Sole nei cieli lo è di ogni viaggio umano nel bosco della vita.
Le canzoni di Carlo Pastori e il divertente testo di Giampiero Pizzol disegnano e colorano questo spettacolo proiettandolo dal palco alla platea fino a coinvolgere i bambini che come spesso succede, sono i primi a guidarci verso la allegra bellezza del mondo.